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1^ - 25/08/2007 Mantova - Ravenna 1-1

La nostra Serie A !

25-08-2007  Mantova – Ravenna:   1 - 1

 

 

Il titolo di questo intervento è nato spontaneo all’85’ di Mantova–Ravenna, mentre urlavo e saltavo in mezzo alla curva Te al magnifico gol di capitan Notari. Il primo, desiderato, sospirato e bellissimo gol della sua carriera da professionista…
E anche se l’epilogo non è poi stato dei più felici non ci penso proprio a cambiarlo…
Ma facciamo solo un piccolo passo indietro.

Tutto perfetto o quasi. Tranne il finale... Questa settimana per noi tifosi del Mantova è stata veramente intensa e appassionante.
Martedì il nostro capitano ci ha convocato (e con molti lo ha fatto personalmente!) alla presentazione del suo libro “La mia serie A”. Pochi osano mettersi a nudo davanti alla gente rischiando di venir criticati per quanto hanno il coraggio di esprimere… ma come dice Mattia nella seconda pagina del libro “sorprendere non significa dimostrare il contrario”. E, soprattutto, non significa dimostrare il contrario di ciò che si è e di ciò che si prova dentro!!
Ha avuto voglia di mostrare l’anima più intima e quindi migliore di questo calcio dove bisogna essere davvero molto molto appassionati, direi quasi ostinati, per non farsi scoraggiare da tutto quel che succede ogni giorno e a ogni livello.
Ha voluto comunicarci il suo incontro con la "serie A" intesa come mix di passione, di cuore, di relazioni che sta vivendo qui ed ora…
In tanti dovremmo capirlo bene, perchè in fondo ha parlato di quella che un po' è anche “la nostra serie A", fatta di calcio “pane e salame”, umiltà e tanto entusiasmo …

Mercoledì per i più temerari c’è stata la “trasferta” in terra suzzarese, per assaporare un assaggio di partita vera, mentre il presidente volava in quel di Valencia per tener fede a quanto promesso al termine della serata dedicata a Mattia.

E così, mercoledì sera, i più tenaci, tutti attaccati al Pc, alle 22.23 hanno potuto apprezzare quanto il nostro presidente sia stato di parola! Il sito dell’ACM annucia: STEFANO FIORE è un giocatore del Mantova. E giovedì 1.500 affezionati si sono presentati al Martelli per regalare a un giocatore che ha vissuto esperienze di serie A e nazionale la presentazione più “affollata” della sua carriera…

Siamo a Mantova, tutto è possibile!!

Ma oggi è un altro giorno, un’altra storia. Oggi non si scherza, comincia la battaglia vera.
Ci aspetta una matricola, di quelle che dopo la promozione cambiano poco o nulla dell’assetto della squadra vincente dell’anno prima.
Noi invece quest’anno non sappiamo ancora esattamente cosa aspettarci perché la squadra ha cambiato diversi giocatori, allenatore e modulo di gioco. In questi giorni abbiamo tanto sentito parlare di gioco orientato all’attacco e di difesa alta…staremo a vedere.
Mentre ci si avvicina allo stadio si percepisce che l’entusiasmo è alle stelle, qua e là si incontrano facce conosciute, il clima è familiare: saluti e ammiccamenti, commenti su cosa ci aspetta e rosee previsione su come andrà a finire.

Il Martelli è come sempre caldo e accogliente, gli oltre 6.000 abbonati, più i presenti dotati di biglietto, offrono una visione di insieme molto piacevole. Il presidente sfila sotto la curva a prendersi il giusto tributo dopo aver portato a Mantova fior fiore (!!) di giocatori.

La partita comincia subito a ritmo forsennato e dopo un minuto Godeas viene atterrato in area. E’ rigore. Il conciliabolo tra Corona e Caridi si risolve a favore di Re Giorgio che appoggia la palla sul dischetto, parte e…rigore parato! E’ già chiaro che Capecchi sarà l’incubo anche per i restanti 95 minuti.

Il primo tempo è una storia a due tra Corona e il portiere del Ravenna, gli ospiti non passano quasi mai la metà campo, c’è solo una squadra in campo, bella che non pare neppure vera ma…la palla non entra mai neanche a pagarla! Effettivamente questo calcio votato all’offensiva è frizzante, divertente da vedere, il gol sembra lì… ”dai cal vegn!!!” cantiamo a più riprese dalla curva…purtroppo però resta sempre da metterla dentro.

Nel secondo tempo il ritmo cala, ma sarebbe impensabile alla prima di campionato e con un caldo come quello che oggi incombe sul Martelli riuscire a tenere un’intensità del genere per 90 minuti. Comincia a farsi vedere anche il Ravenna, ma senza pungere. Noi andiamo a folate, ci siamo ancora ma è fuor di dubbio che soffriamo di più.

Le incursioni dei ravennati si fanno più pericolose, e il brasiliano Toledo colpisce la traversa a portiere battuto.

I pensieri si fanno scuri, chi l’ha detto che questo è il bello del calcio? Una squadra domina incontrastata per 90 minuti e rischia – dopo aver creato mille occasioni da gol – di essere beffata in una delle pochissime incursioni degli avversari nella propria area…

Ecco perché quando sul piede di capitan Notari arriva tesa la spizzata di Noselli su angolo di Mondini, sullo stadio si crea un campo magnetico, un’unità di intenti, quella palla la “sbattiamo” dentro insieme al capitano in novemila, è GOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLL!! Un urlo liberatorio e la corsa forsennata sotto la sua Te!
Chissà se quando si  arrampica sulla rete a esultare coi tifosi sta già pensando a quante cene dovrà pagare per quel primo gol da professionista, o se ha già in mente la promessa che sua moglie gli ha fatto di smettere di fumare, o se invece si sta semplicemente godendo l’attimo di magia, la perfezione, la “sua serie A”! Come tutte le belle favole, ecco finalmente il lieto fine!
Ma noi qui a Mantova con i lieto fine evidentemente dobbiamo esercitarci ancora un po’, è di certo la parte della favola che ci riesce meno bene!! E così come in (quasi) tutte le storie vere che si rispettino, ecco la beffa sottoforma del giovane brasiliano che si insinua nella nostra area quando ormai non mancano che pochi istanti alla fine e rimette in parità una partita che era stata nostra per 95 minuti! Tempo di mettere la palla al centro e l’arbitro fischia la fine! E pensare che eravamo ancora lì a giocarcela al 95esimo solo per tutto il tempo perso dai nostri avversari durante la partita. Una beffa nella beffa! Ma tant’è!!

La corsa sotto la curva di tutta la squadra viene soffocata, l’urlo di gioia del capitano viene strozzato, i ragazzi a spalle chine arrivano a metà campo per applaudire i tifosi, mentre il capitano, cacciando indietro una lacrima, viene sotto la curva ad abbracciare il lanciacori e a prendersi comunque un meritato applauso.

E così abbiamo capito che anche quest’anno nessuno ci regalerà niente, dovremo sudarci tutto fino in fondo, sarà un nuovo campionato intenso e appassionante! Confortati però dalla consapevolezza che il Mantova c’è e che il vecchio gruppo è già riuscito a infondere grinta e cuore ai nuovi arrivati.
Abbiamo una bella squadra, un bel pubblico, una bella città che si stringe intorno ai nostri colori con sempre maggior calore. E abbiamo un sogno. Chissà mai se, quando si realizzerà, sarà tanto bello quanto è bello oggi aspettarlo, desiderarlo, insomma essere qui entusiasti a giocarcela!
Questa è la nostra serie A!

FORZA MANTOVA!!