Salta navigazione.
Home

28^ - 01/03/2008 Mantova - Triestina 2-0

La premiata ditta B&B! 

 

1 marzo 2008
Mantova – Triestina: 2 - 0
Marcatori: 68' Caridi, 75' Corona
Ammoniti: Pesaresi, Gorgone, Cristante, Minelli

Splende il sole sulla premiata ditta Benevelli&Brucato dopo i lunghi e travagliati giorni che hanno portato all’esonero di Mister Tesser.

Mister all'esordio sulla panchina biancorossa
I due mister all'esordio sulla panchina biancorossa

Il ritorno in panchina del vecchio leone Mirko Benevelli, mantovano d’adozione ma senza i galloni per potersi sedere su una panchina di serie B, affiancato da Giuseppe Brucato, allenatore con un passato di C2 e in possesso del “patentino” di prima categoria, ha finalmente riportato i tre punti al Martelli.

La scossa è dunque servita! 
Il Presidente Lori pare aver azzeccato la mossa, almeno a giudicare dalla grinta con cui i biancorossi hanno affrontato il “fantasma” Triestina. I friulani, che negli ultimi due confronti al Martelli avevano costretto il Mantova a due striminziti pareggi (e due sconfitte quest'anno a Trieste), questa volta devono fare i conti con una squadra che non ha più nulla da perdere salvo l’orgoglio. E tanto basta!

Il mister deve accontentarsi di una rosa ancora incompleta, in particolare di una difesa rimaneggiata a causa degli infortuni di Sacchetti e Di Cesare, e perciò è costretto a schierare Cristante esterno destro e Franchini centrale. La novità di rilievo tuttavia è a centrocampo con l’utilizzo di Amodio dal primo minuto, finalmente!!, al posto del contestatissimo Passoni. Bastano pochi minuti e tutti ci chiediamo come abbia fatto Tesser a non notare la differenza tra un giocatore forse tecnicamente meno dotato ma ordinato, preciso e veloce, ed un “bradipo” che frenava ogni azione nel cerchio di centrocampo perdendo spesso palla e dando così l’avvio a tante ripartenze avversarie. Mah...

Il ritorno di Alessandro "Magno" Noselli
Il ritorno di Alessandro "Magno" Noselli

Altra grande novità è il ritorno da titolare di Ale Noselli, preferito a Re Giorgio Corona. Questo rientro è ottima cosa per tanti motivi: il primo è che il Mantova non può fare a meno di un giocatore veloce e agile, capace di saltare l'uomo e inserirsi nelle maglie delle difese avversarie seminando scompiglio in area e, perché no, procacciarsi qualche rigore, com’era buona abitudine del Nose prima dell’infortunio. In secondo luogo è importantissimo disporre di un’alternativa tattica alla coppia Godeas-Corona: se ci sono difese che possono essere proficuamente affrontate con i due “carri armati” del nostro reparto offensivo, ci sono anche retroguardie statiche che vengono meglio attaccate in velocità. Inoltre, proprio oggi Re Giorgio ci ha mostrato che entrando a partita in corso, riposato e lucido, può regalarci prodezze balistiche come quella del suo “gol capolavoro” che ha chiuso la partita. E poi, soprattutto, non possiamo che essere umanamente contenti per il rientro di questo giocatore che noi mantovani porteremo sempre nel cuore, non foss’altro che per i due gol di Pavia che ci hanno aperto le porte della serie B.

Si insacca il gran tiro di Corona
Si insacca il gran tiro di "re" Giorgio Corona

A livello di gioco in una settimana non può cambiare moltissimo, e dunque qualche incertezza difensiva si è notata ancora. 
Tuttavia la squadra è sicuramente più accorta, più raccolta e concentrata, capace di proporre dei contropiede, pardon delle “ripartenze”, inscritte nel DNA del gruppo biancorosso. Il nostro bomber Denis Godeas ha mancato l’appuntamento con il gol pur avendo sui piedi diverse ghiotte occasioni: peccato, visto che il suo diretto concorrente Castillo ha allungato. Ma probabilmente per Godeas la partita contro la Triestina, la “sua Triestina”, rappresenta qualcosa in più che una gara di routine, e la troppa voglia di fare bene può averlo in qualche modo reso meno lucido: certo che almeno un paio di occasioni gridano veramente vendetta!! Ma fortunatamente ci ha pensato un grintoso Tano Caridi a rispondere alla chiamata. E tuttavia la sua esultanza ha fatto trasparire quanto sia difficile questo momento per i biancorossi: il Tano, in gol sotto la Cisa, corre di gran carriera fin quasi alle Te con le mani attorno alle orecchie, quasi a dire: voglio sentire cosa dite adesso! Ai cronisti spiegherà poi di non aver gradito una serie di pettegolezzi e cattiverie riguardanti la sua vita privata.

Insomma: non c’è pace negli spogliatoi del Martelli. Eh si, perché in una sola settimana abbiamo sentito rotolare tanti di quei sassolini dalle più svariate scarpe in direzione di questo o quell’altro componente della squadra e della società, da non riuscire quasi a credere che si stesse parlando di quel Mantova “miracoloso”, balzato alle cronache per la fame di vittorie, l’unità e la serenità del gruppo.
In particolare mister Tesser, prima di lasciare la terra mantovana, non ha mandato a dire che le colpe a lui attribuite erano da dividere con un paio di altri personaggi della dirigenza biancorossa. E’ arrivato a sostenere di avere molto vicino gente che remava contro, tanto da non essere nemmeno tranquillo da solo nello spogliatoio. Viene da chiedersi come mai situazioni di una tale gravità (ammesso e non concesso che siano del tutto veritiere) non siano state esplicitate ed affrontate prima. Personalmente, non mi sento di dar torto a Lori quando afferma che qualunque altro presidente avrebbe esonerato l’allenatore ben prima di quando è accaduto qui. Ma forse si può anche capire la situazione psicologica di un mister esonerato per l’ennesima volta in carriera...

In definitiva, siamo alle solite! Anche oggi, come tante volte quest’anno, non si può fare a meno di dire: dobbiamo trovare continuità di gioco e di motivazioni, dobbiamo cercare stabilità di rendimento e non andare in crisi di identità ad ogni punto perso. Non tanto per puntare a traguardi attualmente troppo distanti, quanto per onorare la nostra maglia e poter andare sempre orgogliosi di essere biancorossi.

Non resta dunque che andare tutti a Modena, senza pensare al futuro ma con l’orgoglio e la “fame” di risultati che abbiamo sempre riconosciuto a questa squadra.

Chi è dentro è dentro, tutti gli altri... a casa!

FORZA MANTOVA!