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Lettera dei giovani letta davanti al Vescovo Roberto, al Sindaco di Mantova Sodano a all’assessore provinciale Castelli nel mom

 Lettera dei giovani letta davanti  al Vescovo Roberto, al Sindaco di Mantova Sodano a all’assessore provinciale Castelli nel momento pubblico in p.za S. Andrea 

 
Carissimi,
ancora una volta noi giovani siamo riuniti per confermare e testimoniare l'importanza della pace e della carità per costruire una società capace di trovare una nuova dignità, con l'obiettivo di arrivare all'incontro con l'altro e alla vera accoglienza.
Per costruire la pace occorre però innanzitutto ridare speranza ai poveri. Ecco dunque l'esigenza di proporre ai giovani questa “2 giorni” di riflessione e confronto su tematiche collegate alla povertà, come:
  • dignità e diritti umani;
  • legalità;
  • partecipazione e cittadinanza attiva;
  • nuovi stili di vita;
  • chiesa e povertà;
  • glocalizzazione.
Al fine di mettere in moto un sistema virtuoso di ascolto, osservazione e discernimento, che conduca alla consapevolezza della necessità di agire concretamente, in prima persona, senza trovare giustificazioni in un meccanismo oramai diffuso e consolidato di delega, che ci porta troppo spesso a pensare “va beh, anche se non lo faccio io, c'è qualcun' altro che se ne occuperà”.
Dobbiamo pertanto investire soprattutto nell'educazione di noi giovani per coltivare un ideale ed uno stile di vera fraternità.
I giovani che hanno lavorato insieme vi pongono qualche domanda e vi offrono alcuni spunti di riflessione.
Eccoli:
Povertà a Mantova? Nessuno ne parla. Forse non interessa, forse non rende interessi. In questi giorni, trattando questo argomento, ci siamo accorti della necessità di informare e sensibilizzare di più i cittadini. Percepiamo la tendenza a nascondere le situazioni scomode e che non portano guadagno, facendo ricorso a deleghe continue tra enti ed organizzazioni che poi non seguono da vicino questi problemi.
Il motto del nostro incontro è “Ci metto la faccia” Noi siamo disposti a farlo, e voi?
Come giovani cittadini cristiani, abbiamo la voglia e la forza di lottare per ciò che riteniamo importante ed abbiamo la speranza di vivere in un mondo che ci lasci un po' di posto.
Sappiamo che le nostre non possono e non devono restare solo parole, stiamo capendo insieme che il primo passo da fare è acquistare la consapevolezza dei nostri diritti ed ancor più dei nostri correlati doveri. Così da poter uscire da noi stessi per comprendere i bisogni degli altri. Per farlo però abbiamo bisogno di voi, della comunità e delle istituzioni che voi rappresentate.
Vi chiediamo dunque un dialogo vero ed autentico che non nasconda errori e difficoltà esistenti.
Ad esempio ci chiediamo:
  • perchè, se la povertà è un fenomeno diffuso e dinamico, che non tocca solo aspetti economici, ma anche morali e spirituali, le istituzioni politiche non se ne occupano e demandano al solo Terzo Settore?
  • come lo stato e le sue manifestazioni locali si prendono cura delle persone in situazioni di povertà?
  • perchè la politica non riesce a cogliere davvero le necessità dei cittadini e rispondervi?
  • abbiamo scoperto che l'illegalità, anche di stampo mafioso, esiste nel nostro territorio, quali battaglie si stanno combattendo al riguardo? voi ci state mettendo la vostra testa e la vostra faccia?
  • come operano le istituzioni politiche per promuovere forme di sviluppo di nuove tecnologie in grado di produrre energia da fonti naturali, che ci renderebbero autonomi rispetto alla dipendenza da combustibili fossili e ci permetterebbero di valorizzare le nostre ricchezze?
Crediamo che sia importante che ci aiutiate a realizzare campagne di sensibilizzazione, che diate un sostegno a quelle realtà che già si occupano di povertà per renderle più efficaci e capaci di arrivare davvero a tutti coloro che hanno bisogno.
Crediamo che una quota dei fondi pubblici debbano essere destinati prioritariamente al sostegno dei diritti e della dignità di ogni persona, davvero ognuna.
Crediamo che sia necessario che le nostre non restino solo domande o provocazioni....ma che pian piano arrivi anche qualche risposta. La prima potrebbe essere: “ANCH'IO CI STO”!!!
Grazie dell'attenzione e buon lavoro....sperando che sia insieme.
 
 
(frutto di una riflessione comune di oltre cento ragazzi)