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Giornata della vita - Centro di aiuto della vita

Il CAV è associazione ONLUS dal 1981, con sede in Mantova, via Vittorino da Feltre 46.
Da Statuto, compito specifico del Cav è la difesa e la promozione della vita in qualsiasi situazione essa sia minacciata, offesa, non considerata nella sua dignità.
Essenziale perciò resta il primo servizio: accoglienza, ascolto, sostegno di donne, mamme, giovani, bambini e nuclei familiari che per vari motivi si trovino in situazioni di difficoltà e/o vittime di violenza.
Però entrare in contatto con la Vita nelle sue dinamiche e nei suoi percorsi, significa incontrare una realtà variegata, complessa, in continua evoluzione, interpellata da sfide sempre nuove, significa davvero “ospitare l’imprevedibile” .
Perciò il Cav, pur nella fedeltà alla sua Mission iniziale, continuamente si è lasciato interpellare da nuovi bisogni mettendo in gioco risorse e idee per cercare risposte:
- una prima ospitalità nel 1995 per donne e madri;
- una linea di ascolto nel 1997 per adolescenti e giovani spesso lasciati soli di fronte all’impegno di crescere e di progettarsi;
- nel 2010 apertura di 6 miniappartamenti, diventati 10 nel 2014 e oggi 12, di housing sociale per accompagnare donne e madri verso l’autonomia;
- nel 2014 Regione Lombardia riconosce il Cav come Centro Antiviolenza e Casa rifugio per donne in situazione di grave rischio.

Ascolto resta il cuore del nostro servizio, quello che obbliga a fermarsi, a dare tempo, a stare accanto alla persona, con attenzione, e a prendersi cura di lei, prima di pre-occuparsi dei suoi problemi e di trovare interventi efficienti.
Solitudine e abbandono, talvolta rifiuto, al di là dei problemi economici, tolgono la fiducia in sé e nella Vita.
Abuso e violenze, non solo fisiche, schiacciano la persona.
La mamma che pensa all’aborto è sommersa da paure. Talvolta quel bambino non è frutto di amore, bensì di sfruttamento, di estraneità, crea frattura.
Vive una lacerazione profonda tra l’innato senso materno di accoglienza alla vita e il rifiuto per “qualcosa” che sta sconvolgendo la sua vita: è lasciata sola, fisicamente o anche affettivamente. In molti casi la cura materna, fondamentale per un figlio, è impoverita da situazioni di violenza che tolgono orizzonti alla donna.
Sta qui il senso del nostro "fare" al Cav, innanzitutto presenza, attenzione con piccoli gesti del servizio quotidiano, disponibilità, quella che i Vescovi, nel loro messaggio per questa Giornata della Vita, definiscono responsabilità.
Essa tiene insieme libertà e vita, sottolineano i Vescovi.
Vengono poi gli aiuti concreti sempre legati alla situazione personale e famigliare di chi arriva al nostro sportello. Aiuti che danno speranza e sempre consentono reale libertà di fronte alla scelta di dare la vita.

Il Centro opera in rete con i Servizi territoriali (Enti pubblici e del Terzo Settore) ma può sostenere tante attività grazie all’aiuto e alla solidarietà di tante persone generose che offrono il loro contributo in diverse forme.
E ciò che è importante non è solo il contributo economico bensì è il segno di una comunità che sa gettare ponti e cura, con la responsabilità di chi vede e riconosce la vita dell’altro attraverso la sua. Tutti possiamo “vedere” e “non passare oltre”.