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Seconda settimana di Avvento 2008

SECONDA SETTIMANA DI AVVENTO                                                   
7-13 dicembre 2008

Per la preghiera e la meditazione personale e familiare:

Evangelo secondo Marco, Capitolo 1, dal versetto 1 all’8 (Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio)

Salmo n. 85 (Signore sei stato buono con la tua terra, hai ricondotto i deportati di Giacobbe)

Dalla seconda lettera dell’Apostolo Pietro (capitolo 3)

Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. Il Signore non ritarda nell’adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.  Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c’è in essa sarà distrutta.

       Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno! E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.

       Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, cercate d’essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace. La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza.

 

L’attesa è uno degli atteggiamenti più importanti e complessi della vita umana. E’ anche spontanea, tradisce cioè il bisogno profondo dell’uomo di sperare, anzi la sua certezza, almeno implicita, di poter sperare, di essere effettivamente autorizzato a farlo.

Ma questo ci conduce oltre il puro sentimento, ci porta a individuare il punto in cui crediamo di incontrare ciò che, o meglio colui che speriamo. In fondo proprio da lui viene il dono della speranza.

Per questo guardiamo in questo tempo di Avvento a Dio, è lui che viene a noi col dono supremo, quello del suo Figlio benedetto. Con tale dono egli ci attira dolcemente e potentemente a sé.

Il perdono e la pazienza di Dio sono il grande segno che gli è benevolo, e che la nostra speranza non sarà frustrata, ma giungerà alla sua meta.

Così la promessa di Dio sta prima di noi e genera fiducia, e sta dopo di noi e genera fedeltà e compimento. E’ questa la gioia tipica del tempo dell’Avvento.

 

AVVISI

 

Lunedì 8 Dicembre - Solennità della Beata Vergine concepita senza peccato originale.

Orario domenicale delle S. Messe.

Tutta bella sei o Maria, in te non c’è traccia alcuna di peccato originale!

Tu sei la gloria di Gerusalemme, Tu la gioia di Israele, tu vanto del popolo cristiano, tu difesa dei peccatori! O Maria!

O Vergine colma di sapienza divina, o Madre benevola, prega per noi, intercedi per noi presso il Signore Gesù Cristo.

 

Sabato 13 dicembre alle ore 16 in S. Egidio preghiera sulla Sacra Scrittura (Lectio divina), quindi possibilità di celebrare il sacramento della Penitenza o Confessione fino alle ore 19.

 

Dio Padre di misericordia, che ha riconciliato a sé il mondo con la morte e la risurrezione del suo Figlio, e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati, ti conceda, mediante il ministero della chiesa, il perdono e la pace.

E io ti assolvo dai tuoi peccati, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.