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Seconda di Pasqua (27/4 - 3/5 2014)

Parrocchia S. Egidio - S. Apollonia       0376/323382

Seconda settimana di Pasqua 27 aprile - 3 maggio 2014

 

Evangelo secondo Giovanni, capitolo 20, dal versetto 9 al 31 (Disse Tommaso a Gesù: Mio Signore e mio Dio. E Gesù rispose: Beati quelli che pur non avendo visto crederanno !)

Dalla prima lettera di S. Pietro:

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un'eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell 'ultimo tempo. Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po' di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell'oro - destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco - torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza della vostra vita.

In fondo che cosa è più importante: vedere o credere? A prima vista sembra decisivo solo vedere, inteso come possibilità di verificare, controllare, accertarsi. Ma presto ci si accorge che vedere non basta, anzi talora inganna, mentre in situazioni decisive del vivere quotidiano occorre fidarsi e rinunciare controllare: quante volte lo si fa tra colleghi, tra sposi, tra amici, coi figli.

E con Gesù? Vale la stessa logica. Tommaso ha voluto 'toccare con mano', e quando ha potuto toccare Cristo risorto ha compreso al volo che la questione decisiva non era quella. Così ha detto tutta la sua fiducia in Gesù con le quattro parole più belle al mondo: "mio Signore mio Dio".

Cambia qualcosa per chi vive a distanza di molto tempo dalla vicenda terrena di Gesù? No, perché come Tommaso possiamo incontrare Gesù solo riconoscendolo come mio Signore e mio Dio. Certo non ci mancano i segni della sua azione e della sua presenza: nella comunità cristiana, nell' annuncio del Vangelo (al cui centro sta il Cristo vivente), nella vita dei Santi (e in questi giorni onoriamo due grandi Papi: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II), nella forza con cui superiamo le prove e ci apriamo agli altri. E infine, come suggerisce S. Pietro nella sua lettera, siamo chiamati a fare l'ultimo passo: maturare la fede in amore, amore per quel Gesù che offre la sua vita per me.

 

AVVISI

Sabato 3 maggio in S. Spirito alle ore 16 e alle ore 18 prima celebrazione del Sacramento della Penitenza per il gruppo di bambini di terza elementare