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Quinta settimana di Pasqua (14-20 maggio 2017)

PARROCCHIA DI S. EGIDIO - S. APOLLONIA

Mantova, via Frattini 36 0376 / 323382                  www. parrocchiasantegidio.it

 

Quinta Settimana di Pasqua                                   14 - 20 maggio 2017

 

Per la preghiera e la meditazione personale e familiare:

Vangelo secondo Giovanni, capitolo 14, versetti da 1 a 12 (dice il Signore: lo sono la via, la verità e la vita… lo sono nel Padre e il Padre è in me… Chi crede compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi perché io vado al Padre).

 

Dalla prima lettera di Pietro: Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. 10Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia.

 

La Pasqua del Signore produce frutti abbondanti di vita e di speranza, a partire dal rinnovamento della vita degli uomini, come singoli e come comunità. Perciò, battezzati nello Spirito Santo diventiamo sacerdoti, cioè persone che sono in grado di offrire a Dio una vita santa, opere cioè a lui gradite. Avendo sperimentato il suo perdono e la sua misericordia viviamo ogni giorno e ogni azione nella sua luce.

Questo messaggio dell'apostolo Pietro si fonda sul vangelo di Gesù, che nel suo discorso di congedo rivela ai discepoli di allora e a noi oggi il senso del suo distacco (nella Pasqua di morte e di risurrezione) da noi. Gesù si allontana da noi provvisoriamente, per prepararci una dimora in Dio, poiché solo Dio Padre è l'abitazione definitiva di Gesù e dei credenti. Egli ritornerà per condurre tutti e definitivamente nel regno di Dio, suo e nostro Padre. Se questa è la meta, Gesù è la via sicura, la via maestra per giungere alla pienezza della vita in Dio: chi percorre la via di Gesù giunge certamente a partecipare alla vita di Dio.

Questo rivela che la relazione tra Gesù e Dio, relazione che è sempre stata contestata con l'argomento per cui Gesù è semplicemente un uomo, è talmente stretta che chi vede Gesù e crede in lui, vive in Dio già al presente; con una immagine semplice, il credente ha un piede già ora nella vita eterna. Gesù è in Dio, Dio è in Gesù, i credenti sono in Gesù e quindi in Dio.

Diventa così possibile una cosa sorprendente: Gesù afferma chiaramente che i discepoli compiranno delle opere più grandi di quelle compiute da Gesù stesso. Che significa ciò?

Non si pensa a miracoli strepitosi o a segni mirabolanti, ma alla forza di rinnovamento che viene sprigionata dal vangelo nella vita e nella storia degli uomini, e che già le prime comunità cristiane sperimenteranno. Il libro degli Atti degli Apostoli, che leggiamo in questo tempo di Pasqua, narra di riconoscimento di Gesù come Messia da parte di gruppi di Ebrei e di gruppi di Greci, Romani, Siriani, etc. Tutti possono rinnovare la loro esistenza mediante il vangelo, e questa è l'opera di Dio che lo Spirito Santo suscita mediante la chiesa continuamente anche oggi.

In tal modo risulta chiaro che il congedo di Gesù dai discepoli non significa l'assenza del Signore, ma solo un modo nuovo della presenza e dell'azione di Cristo, un modo che è confacente alla sua condizione di Risorto, vivente presso Dio Padre. Davvero egli è presente e attivo sempre, ogni giorno!

 

AVVISI

Sabato 20 maggio dalle ore 15 alle ore 17.30 in oratorio di S. Egidio: ritiro spirituale per i ragazzi che stanno preparandosi per la Santa Cresima.

Continua la preghiera del mese di maggio: ogni sera da lunedì a venerdì in S. Caterina e in Santo Spirito alle ore 21.

 


Ave stella del mare, santa madre di Dio, sempre vergine, gioiosa porta del cielo.

Accogliendo il saluto dell'angelo ci hai donato la pace, rovesciando la tragedia del peccato.

Sciogli i legami al peccatore, porta luce ai cieli, caccia i nostri mali, intercedi ogni bene.