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Dall'Ascensione alla Pentecoste 16-22 maggio 2021

Dall'Ascensione alla Pentecoste     16-22 maggio 2021

 

Vangelo secondo Giovanni, capitolo 15 (dal versetto 26 al 27) e 16 (dal versetto 12 al 15).

"Vi manderò dal Padre il Consolatore, lo Spirito di Verità: egli mi renderà testimonianza; è anche voi mi renderete testimonianza … Egli vi guiderà alla verità tutta intera) …”

 

Dalla lettera di Paolo ai cristiani della Galazia, capitolo 5 (dal versetto 16 al 25).

Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne.

La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.

Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio.

Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge.

Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

Dopo aver presentato il dono della salvezza che è offerta da Dio per mezzo della croce di Gesù, l'Apostolo mostra come l'accoglienza di questo dono possa avvenire solo mediante la fede, il sì completo e concreto al dono divino. Questo sì ha il nome della fede; e la fede libera dalla schiavitù della legge. Ora la legge santa di Dio mostra appunto che l'uomo è schiavo delle sue passioni, delle sue contraddizioni, dei suoi egoismi; Paolo parla dell'uomo spaccato in due.

La misericordia e il perdono di Dio offrono la grazia che rinnova la vita umana, dona perciò libertà dalle contraddizioni (Paolo le chiama 'carne') e rende possibile quel rinnovamento che ognuno desidera, ma che può diventare reale solo mediante il dono dello Spirito Santo. Da lui che opera in chi crede in Cristo derivano i meravigliosi frutti, quelli di cui ha parlato speso Gesù con i medesimi termini: l'amore che si dona, una gioia piena, la sua pace, etc.

Ecco la Pasqua di Gesù rinnova i discepoli e lo Spirito li abilita e li manda in missione per testimoniare e annunciare il vangelo di Gesù.

VIENI IN NOI, Spirito del Signore, come vento dal cielo discendi

e riversa su tutto il creato nuova vita, virtù, santità.

Donaci la tua sapienza, l'intelletto ed il consiglio,

la fortezza, la tua scienza, la pietà e il tuo timore,

o Paraclito divino, dolce ospite dei cuori.

Vieni in noi, Spirito del Signore come raggio di sole splendente

che disperde la notte del male ed è luce nel nostro operare.

Vieni in noi, Spirito del Signore come fuoco dal cielo discendi

che distrugge il peccato dell'uomo e trasforma nell'intimo i cuori.

Vieni in noi, Spirito del Signore, come rivo d'eterna sorgente

che vivifica, lava, ristora e rigenera l'uomo peccatore

 

AVVISI

Sabato 22 maggio celebrazione del Sacramento delle Confermazione per un gruppo di ragazzi.

Domenica 23 maggio: Solennità di Pentecoste