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Primo diario di Vera (10 ottobre 1982 - 16 gennaio 1983)

10 ottobre 1982 
Ieri sono stata a confessarmi ... È già un mese che sono in pensione e ancora mi sento provvisoria: non ho ancora trovato un ritmo disteso di vita e sto sempre aspettando che qualcosa finisca, qualcosa cambi e finalmente arrivi la distensione e la tranquillità.

Forse è un’impressione interiore sbagliata che si traduce in una vita spirituale non ben ordinata e metodica. Il mio desiderio di pianificare e programmare tutto è in crisi, non so bene che cosa dovrei fare.
 
6 novembre 1982 
Lunedì, festa di tutti i Santi, mi sono confessata …. Ho fatto un proposito più intenso di fare meditazione. Avevo già cercato il libro fin dalla settimana scorsa, ma non ero riuscita a concludere qualcosa. Oggi siamo già a sabato ed è la terza meditazione che leggo.
Ho fatto anche qualche altro proposito di mortificazione.
Sto scoprendo la ragione per la quale forse ho deciso in andare in pensione: sto sempre meno bene con i dolori e invece di migliorare peggioro. Del resto anche i medici non nascondono la loro perplessità. È forse il non stare bene l’avvenimento strano che non ho scelto ma che è venuto a me in maniera imprevedibile? Devo assumerlo in profondità, come volontà di Dio, per fare della mia vita una storia sacra.
Ho abbandonato molti progetti che pensavo di realizzare una volta libera dalla scuola e cerco di fare soltanto quello che mi si presenta ogni giorno, come dovere, come servizio o come possibilità.
 
27 novembre 1982 
La meditazione non consiste nel pensare dei bei pensieri, ma nell’amore [S. Teresa di Gesù Bambino] e questo si può fare sempre ed ovunque, anche quando si lavora o si dorme, perché è il cuore che ama.
 
16 gennaio 1983 
Ho mantenuto il proposito anche per questa settimana.
Occorre molta pazienza con se stessi e molta umiltà, accettando le inevitabili sconfitte e mancanze in pace, senza orgogliosamente arrabbiarsi con noi stessi.
 

la grandezza dell'umiltà

Quanto è grande l'umile sincerità. E quanto coraggio infonde a chi cammina e forse arranca sulla via della fede e dell'incontro con Dio.

E quanta fraternità nasce da queste righe!

Possono essere gli auguri natalizi di Vera da quel cielo in cui gli angeli cantano la gloria di Dio!