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2° MEGA FESTA PER TUTTI I CAMPEGGIATORI S.EGIDIESI DI SEMPRE!!

Data e Ora evento: 
23/11/2008 - 10:00

ATTENZIONE ATTENZIONE!!!

DOMENICA 23 NOVEMBRE 2008

ORE 10.00 MESSA IN S. SPIRITO

ORE 13.00 PRANZO PRESSO IL RISTORANTE NESPOLO DI S. BIAGIO

PER TUTTI I CAMPEGGIATORI DELLA VAL PAGHERA CHE NEGLI ANNI SI SONO SUCCEDUTI NEL NOSTRO MITICO CAMPEGGIO PARROCCHIALE.

FATE GIRARE VOCE E ADERITE NUMEROSI (POTETE DARE L'ADESIONE ANCHE QUI SUL SITO!!)

 

Immagini dell'ultimo ritrovo ...

RICORDI DEL CAMPEGGIO

scritto da Cecilia (per Diapason)

Anche quest’anno ci si ritrova numerosi, tutti ex campeggiatori della vecchia “guardia” e qualche “nuovo” a dimostrazione che l’esperienza in campeggio segna per la vita.
Segna perché si vivono esperienze legate alla convivenza, come in una grande famiglia.
Vivere il campeggio, come l’ho vissuto io, vuol dire: svegliarsi la mattina con l’urlo dello Zappo che rimbomba per la valle, alzarsi con gli occhi ancora chiusi per il sonno perché la sera si era fatto le ore piccole raccontandosi storie, ridendo e scherzando e stando ben attenti a non essere scoperti dalla ronda altrimenti erano guai! Turno in cucina il giorno dopo come minimo!! Per svegliarsi completamente era d’obbligo lavarsi la faccia al primo ruscello dopo il prato; l’acqua era veramente ghiacciata!! Quindi colazione con latte o caffè a seconda di come si è abituati a casa e panino con la marmellata, naturalmente il pane era del giorno prima perché quello fresco doveva ancora arrivare. Dopo la colazione ci si preparava per la preghiera del mattino con lettura delle lodi mattutine e canti, dopo di che ci si divideva in gruppi per le attività che ci tenevano occupati tutta la mattina. Chi era di turno in cucina verso metà mattina, andava ad aiutare i cuochi, si apparecchiava, si sparecchiava e si lavavano le stoviglie; quest’ultima operazione era un dramma! Non erano mai pulite bene, rimaneva sempre un po’ di unto! Questo perché l’acqua utilizzata oltre ad essere ghiacciata era povera di sali, difatti arrivava direttamente dal ghiacciaio dietro le nostre spalle, poi poteva accadere che ci fosse pure il budino e questo voleva dire oltre che lavare posate, piatti, pentole e bicchieri anche coppette! Faccio presente che io ho partecipato a campeggi costituiti da 60 ragazzi!! Capite bene 60 pezzi moltiplicati per 7 (bicchieri, piatti piani, piatti fondi, forchette, coltelli, cucchiaini, coppette) non si finiva mai!
Il pomeriggio si svolgeva con un po’ di riposo dopo il pranzo, giochi di vario tipo oppure gita breve al lago Aviolo come allenamento in preparazione alla gita più impegnativa. Quindi doccia oppure un tuffo nella piscina naturale formata dall’acqua del torrente e che si trovava un po’ più a valle del campo. Tutti ben lavati e profumati ci si riuniva in campo per le preghiere serali.
Il dopo cena era caratterizzato da altri giochi da fare in baita oppure, un paio di volte la settimana, ci si ritrovava in campo di fronte al fuoco generalmente per cantare o per scherzare con le matricole dette “burbe”, cioè i nuovi arrivati, facendogli eseguire delle penitenze.
Prima di andare a letto ricordo che mi soffermavo a contemplare il cielo che era così stellato da rimanere a bocca aperta.
Un altro momento importante era la domenica al centro delle due settimane, in questa giornata arrivavano i genitori e gli amici ed era festa grande, si cominciava tutti assieme riuniti per la messa, pranzo in mezzo al campo perché la baita non poteva contenere tutti, vi ricordo che eravamo 60 ragazzi, giochi pomeridiani che vedevano coinvolti anche i genitori. Quando nel tardo pomeriggio i nostri parenti partivano, loro erano un po’ tristi ma noi eravamo ancora più contenti perché si rimaneva un’altra settimana in vacanza da soli con gli amici e soprattutto senza genitori, che pacchia!!
Purtroppo quando si era felici le giornate trascorrevano molto velocemente e quindi anche la nostra vacanza da indipendenti finiva rapidamente; era veramente un peccato perché si stava proprio bene e ci si divertiva parecchio.
Forse è proprio questa indipendenza, questa spensieratezza e l’amicizia che si è instaurata vivendo assieme che rimangono nel cuore di tutti e che ci portano a ritrovarci di nuovo tutti assieme, con la voglia di ritornare indietro nel tempo per rivivere le stesse emozioni e perché no ritornare un po’ ragazzi, anche solo per poche ore.
CECILIA