Salta navigazione.
Home

SABATO SANTO

Data e Ora evento: 
11/04/2020 - 23:50

Nella preghiera della chiesa la caratteristica di questo giorno è strettamente legata al venerdì santo, cioè alla passione del Signore. Fin dall'antichità è stato difficile accettare il profondo silenzio del sabato, e così sono state escogitate diverse ipotesi per la comprensione, per tentare di comprendere qualcosa: riposo, attesa della risurrezione, discesa agli inferi, ecc.

La sepoltura di Gesù è entrata fin dall'inizio nella professione di fede con queste semplicissime parole: morì e fu sepolto. La sepoltura esprime con evidenza la morte; anche la morte di Gesù è verificata con la sua sepoltura, ampiamente descritta nei vangeli. Fin dal secondo secolo qualcuno ha escogitato la teoria cui Gesù non sarebbe stato sepolto, e che dunque non sarebbe neppure veramente morto: sulla croce ci sarebbe stato un sosia... Ora invece la morte di Gesù è reale, come la morte di qualunque altro uomo. E' il punto zero della vicenda di ogni essere umano, quando non si può più fare nulla. Del resto l'opera di Gesù è compiuta e perfetta. Questa dunque è la preghiera e la meditazione del sabato santo: ritornare e approfondire il venerdì. Con una precisazione decisiva.

Se è vero che Gesù morto e sepolto non può più fare nulla (perché ha già perfezionato la sua obbedienza al Padre e quindi il dono di se stesso a noi), non è affatto vero che Dio Padre non possa intervenire. Anzi ci sono indizi e parole spese da Lui attraverso i profeti e più ancora attraverso Gesù che indicano ben altra direzione.  Non è forse il Dio dei vivi e dei morti? Non è forse il Dio fedele al suo fedele servo Gesù? Non aveva Gesù annunciato un terzo giorno come giorno della risurrezione?

Ma il vangelo riporta con la solita schiettezza che quando Gesù annuncia la sua morte E risurrezione, i discepoli (anche noi ...) capiscono bene la morte (per ché la vediamo ogni giorno), ma "non compresero cosa significasse risurrezione dai morti". Insomma  discepoli guardano indietro, perché davanti non vedono nulla o meglio vedono solo morte, la tenebra. Ma dove dirige Dio il suo sguardo? Con Isaia cantiamo spesso durante le celebrazioni: il Signore distruggerà la morte per sempre ...; e con il Samo n. 16 cantiamo: "Per questo il mio cuore si rallegra e il mio intimo esulta di gioia; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non vedrà la corruzioine". Ma chi può credere a queste promesse? E a quale esperienza possiamo affidarci?