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Catechesi Adulti

Catechesi Adulti (Anno Catechistico 2010/11)

Febbraio - Giugno 2011
Il libro di Daniele

Composto nel 2° secolo A.C. durante le persecuzioni di Antioco 4° Epifane, in epoca maccabaica, il libro di Daniele è una sintesi di tre generi di letteratura biblica: profetico, sapienziale e apocalittico. Il suo autore ha raccolto varie tradizioni orali e scritte su un personaggio realmente vissuto all'epoca dell'esilio e di Ciro e divenuto leggendario in epoca post'esilica.

Famoso per la sua sapienza, la sua caratteristica più notevole è la capacità che Dio gli concede di interpretare sogni e visioni. A causa delle differenti traduzioni raccolte nelle tre lingue dell'epoca, aramaico, ebraico e greco,  il personaggio risulta spesso contraddittorio: ora un giovane sconosciuto, ora un indovino o un mago, ora un personaggio in vista alla corte di Nabuccodonosor.

Il libro si compone di  racconti e visioni.

I racconti hanno per protagonista  Daniele, tranne uno. Sono narrazioni allegoriche che vogliono comunicare un messaggio ben preciso attraverso la creazione di immagini vive e potenti: Daniele e i suoi tre compagni al servizio di Nabuccodonosor; Il sogno di Nabuccodonosor: la statua composita con i piedi di argilla; Anania, Azaria e Misaele salvati dalla fornace ardente; La follia di Nabuccodonosor; Il sogno di Baldassar; Daniele nella fossa dei leoni.

Le visioni sono tre raccontate in prima persona e spiegate dagli angeli: l'Angelo Gabriele spiega la visione dell'ariete con due corna sconfitto dal capro unicorno;  l'Angelo Gabriele spiega il significato della profezia dei 70 anni di esilio( Gr, 25,11-12; 29,10); l'Angelo Michele, il principe, spazza via definitivamente il potere sacrilego e crudele. Resurrezione dei morti.

Sono aggiunte posteriori: la preghiera di Azaria nella fornace; il canto di lode e ringraziamento dei salvati dalla fornace ardente; la storia di Susanna; Bel e il drago.

Scopo del libro è sostenere la fede e la speranza dei Giudei perseguitati da Antioco 4° Epifane,mostrando il grandissimo valore della testimonianza fino al martirio, Daniele e i suoi compagni infatti vengono sottoposti alle stesse prove per indurli a trasgredire la legge e a rendere culto idolatrico, ma ne escono vincitori e gli antichi persecutori devono riconoscere la potenza del vero Dio.

Ampiamente sviluppato è il tema della Signoria di Dio: i momenti della storia del mondo fanno parte di un disegno divino. Dio esercita la sua sovranità su tutti i regni della terra, essi si succedono in vicende in cui si compie il Suo giusto giudizio sulle potenze umane in relazione alla sua sovranità universale e al suo popolo sul quale Egli regna in modo speciale, fino all'avvento del Regno escatologico eterno ed universale.

Al misterioso "Figlio di Uomo"  viene conferito il potere, l'onore e la regalità sopra tutti i popoli, eterna sarà la sua giustizia ed eterna sarà la vita di coloro che risorgeranno splendenti per la loro fedeltà e il loro martirio. Tutti i morti risorgeranno chi per la vita eterna chi per l'ignominia eterna.

Gesù attribuirà a sè stesso questo appellativo designandosi come " il Figlio dell'Uomo" ( Mt. 8,20; 26,64).

Gennaio - Febbraio 2011
Il profeta Sofonia

Sofonia fu profeta in Gerusalemme dal 639 al 628 aC durante gli anni della reggenza per la minore età del re Giosia salito al trono a soli 8 anni (640-609)

Giuda si trovava sottomesso da un secolo agli Assiri e a poco a poco, soprattutto durante il regno dell'empio re Manasse, si era lasciato pervadere dai costumi stranieri e dalle loro pratiche idolatriche. Questo stato di cose durò  finchè il pio re Giosia, raggiunta la maggiore età, iniziò una profonda riforma religiosa (628)  della quale Sofonia può considerarsi promotore e padre spirituale anche se non ne vide l'attuazione.

Nella sua predicazione egli inveisce contro le diverse forme di idolatria che vanno dal culto babilonese degli astri ai riti compiuti sui tetti delle case al culto dei baal cananei i cui simulacri avevano trovato posto perfino nel tempio di Gerusalemme.

Si scaglia contro i cortigiani e i membri della casa reale che esercitano la reggenza, per la loro immoralità.

Per gli atti di violenza contro i cittadini più inermi, per gli abusi e i soprusi nell'amministrazione della giustizia, il profeta  paragona la loro tirannia e venalità alla crudeltà dei leoni ruggenti e all'ingordigia dei lupi famelici.

Non sono esenti da condanna i commercianti disonesti e i ricchi crapuloni che vivono nella dissolutezza e nella ribellione a Dio.

Il castigo divino sarà tragico e ineluttabile, una catastrofe di proporzioni cosmiche si abbatterà su Giuda e su tutte le genti nel giorno in cui esploderà "l'ira di Dio".

Il profeta però non ci lascia sotto l'incubo del castigo ma annuncia la promessa della salvezza divina. Come nel castigo sono coinvolte tutte le genti, così anche la salvezza è annunciata per tutti. Alle nazione pagane è annunciata la conversione alla fede in Dio, al popolo di Giuda il rinnovamento spirituale e il trionfo degli umili.

Compiuto il castigo degli empi si realizzerà il popolo degli umili e dei giusti a cui si volgeranno tutte le nazioni per conoscere il Signore.  

Dedicheremo agli oracoli di Sofonia due incontri.

 

 

Dicembre 2010
Il profeta Michea

Michea fu profeta in Giuda sotto i re Acaz ed Ezechia, da prima della presa di Samaria (721) e forse fino all'invasione di Gerusalemme da parte del re assiro Sennacherib (701).

Nulla sappiamo della sua vita nè della sua vocazione, ma attraverso gli oracoli del profeta Jhwh fa il processo al suo popolo e lo trova colpevole di colpe religiose e morali.

Michea fustiga i ricchi accaparratori, i creditori spietati, i commercianti fraudolenti, le famiglie divise, i sacerdoti e i profeti avidi, i capi tirannici e i giudici corrotti. Costoro fanno il contrario di quello che vuole il Signore: "praticare la giustizia, amare teneramente, camminare umilmente con il tuo Dio".

Il castigo è deciso: Dio viene a giudicare e punire il suo popolo, Samaria sarà distrutta ma anche Gerusalemme sarà ridotta a un mucchio di rovine.

La speranza, per il popolo e per il mondo intero, è legata all'annuncio della nascita a Betlemme di Efrata del re pacifico che farà pascere il gregge di Jhwh.

Il messaggio di Michea riassume armonicamente quello dei suoi antecessori Amos ed Osea e quello del suo maggior coetaneo Isaia.

Dedicheremo al libro di questo profeta i prossimi due incontri.

 

 

Periodo Settembre - Novembre 2010
Amos, il profeta della giustizia

... Ricominciamo insieme il cammino di  meditazione della Parola di Dio. I primi incontri di quest'anno prevedono  la lettura del libro del profeta Amos quì brevemente presentato.

                Amos, il profeta della giustizia.

Amos era allevatore di bestiame e coltivatore di sicomori a Tekoa un piccolo villaggio di Giuda, a pochi km da Betlemme e da Gerusalemme.  E' stato preso da Jhwh da dietro il gregge e mandato a profetizzare in Israele.

Con un linguaggio  schietto e concreto egli predica al tempo di Geroboamo2°, intorno alla metà dell' VIII secolo, epoca di grande splendore per il regno del nord.  Tuttavia il benessere di cui Israele gode  si regge su grandi ingiustizie sociali e individuali: 

-Il lusso dei potenti è un insulto alla miseria degli oppressi, anzi è ottenuto con sfruttamento e prevaricazione.

-Lo splendore del culto nei santuari maschera l'assenza di una  relazione con il Dio vero, che non vuole ricchi sacrifici ma giustizia e solidarietà fraterna.

Attraverso la predicazione del profeta risuona forte e chiara la condanna di Dio e l'annuncio del castigo inevitabile insieme all'invito a uscire dal proprio egoismo: "... Cercate il bene e non il male...odiate il male e amate il bene..." . La sopravvivenza dipenderà dall'impegno per una società più giusta che è dono d Dio e frutto della giustizia.

L'ultima parola è quella della speranza nella misericordia di Dio: due oracoli di salvezza chiudono il libro. 

  Vi aspettiamo con amicizia liete di questa opportunità di camminare insieme nel Signore.

             Le catechiste Lucia, Margherita, Elena, Aurora

ll racconto di Giona

                                   

 

Gli ultimi due incontri di catechesi di questo anno pastorale saranno dedicati alla lettura di un gustoso libretto di soli quattro capitoli: il libro di Giona.

Esso è diverso da tutti gli altri libri profetici, narra la storia di un profeta disobbedente che vuole dapprima sottrarsi alla sua missione e che poi si lamenta con Dio del successo inatteso della sua predicazione.

Si tratta di un racconto didattico piacevole ma anche istruttivo : afferma che le minacce di castigo da parte di Dio sono l'espressione di una sua volontà misericordiosa, Egli non attende che la manifestazione del pentimento per accordare il suo perdono.

Questo libro predica l'universalismo della misericordia divina che si manifesta con l'indulgenza verso il profeta ribelle e si estende anche alla nemica più vituperata di Israele, la città di Ninive capitale assira. 

Siamo molto vicini al N.T.: Dio non è solo il Dio dei Giudei, è anche il Dio dei pagani, poichè non c'è che un solo Dio che di tutti si prende cura, di tutti si preoccupa che tutti chiama alla conversione. 

 

Catechesi Adulti (Anno Catechistico 2009/10)

Gennaio - Giugno 2010

Osea: Il Profeta Dell'Amore

Riprediamo gli incontri quindicinali di catechesi per gli adulti, in questo tratto di  cammino saremo guidati dal libro del profeta Osea.

Di Osea sappiamo che nacque e crebbe al tempo di Geroboamo 2° re d'Israele in uno dei rari periodi di splendore del regno del Nord  e vi esercitò la sua missione profetica all'incirca negli anni750-724 a.C.

Nel suo libro ci dice del matrimonio con l'amata Gomer dal quale nacquero due bambini e una bambina ai quali impose nomi simbolici  : "Dio semina", "Non amata", "Non Popolo mio" per intrepretare al popolo la minaccia che incombeva sopra Israele e in particolare sopra la casa regnante.

Gomer però fu infedele al marito e lo abbandonò per un altro;  questa tragica esperienza matrimoniale servì ad Osea per comprendere ed esprimere le relazioni tra Dio e il suo popolo. Come Gomer nei suoi confronti, tale era Israele nei confronti di IHWH.   Il  perdono del profeta all'amata sposa sarà profezia della misericordia che Dio userà a Israele.

Osea per primo usa l'immagine sponsale per esprimere l'amore appassionato di Dio nei confronti del suo popolo il quale abbandonando le vie di  Ihwh è definito adultero e fornicatore; l'espressione è stata poi ripresa in vari modi da Isaia, Geremia , Ezechiele e nel N.T.

Osea ci fa dono anche di un'altra vivida, bellissima immagine che esprime tutto l'amore  la tenerezza di Dio verso Israele come un padre o una tenera madre che circonda di ogni cura il prorio bambino e lo guida nei primi passi.

L'amore del Signore esige però la corrispondenza sincera che si esprime con la benevolenza del cuore aperto a Dio e agli altri, e non in una religione formale: " "Misericordia voglio non sacrifici".

Osea il profeta dell'amore, ci insegna la religione del cuore e dello spirito, quella che Gesù vuole da noi ( Mt.9,13)    

 

Vi aspettiamo desiderose di condivdere con voi la gioia che solo la Parola di Dio sa donare. 

                      Aurora, Elena, Lucia e Maria


 Osea 1-3   

Incontro del 26 gennaio

Osea, per ordine di Dio, ha sposato ed ama una donna che ha risposto al suo amore con un tradimento. Allo stesso modo il Signore ama sempre Israele benchè sposa infedele e, dopo averla messa alla prova le ridarà le gioie del primo amore.

Con espressioni struggenti e appassionate il Signore parla al suo popolo nel linguaggio dell'amore tradito che però non cede all'odio ma mette in atto delle strategie per far tornare a Sè l'amata, per riconquistarne l'amore e stabilire con essa un rapporto di tenera intimità.

L'immagine dell'amore coniugale usata per la prima volta dal profeta Osea sarà ripresa anche da Gesù nella cui persona si realizza pienamente l'alleanza nuziale tra Dio e l'umantà.

L'amore di Dio per il suo popolo esige in corrispondenza l'amicizia fiduciosa e sincera del credente che si traduce in una vita obbediente alla Sua Parola e accogliente e caritatevole verso i fratelli.   

Settembre - Dicembre 2009

Ezechiele

Riprendiamo il nostro cammino di catechesi per continuare a gustare insieme la ricchezza e la bellezza della Parola di Dio.

Nella prima parte del percorso di quest'anno saremo ancora guidati dal profeta Ezechiele di cui leggeremo alcuni capitoli che riprendono e concludono le profezie di condanna e introducono la promessa di salvezza e di rinnovamento.

Dio annuncia che sarà Lui stesso a pascere le sue pecore, a rinnovare il mondo. Coloro sui quali si è abbattuta la spada ascoltano ora una parola di consolazione: il cuore dell'uomo sarà rinnovato, il popolo dalle ossa inaridite ascolterà una parola che lo farà ritornare alla vita...a una nuova alleanza con Dio.

La Gloria del Signore tornerà nel Tempio di Gerusalemme e da esso sgorgherà una sorgente di vita.

Vi aspettiamo numerosi  

                         Don Alberto e le catechiste

Gruppo adulti domenicale - Anno 2008/09

Il "Gruppo Adulti" di S.Egidio si è costituito nel 1984. 
Si riunisce in Parrocchia una volta al mese alla domenica pomeriggio (dalle 16.30 alle 18) per trattare e approfondire argomenti di carattere sociale, morale ed etico che possono interessare le famiglie in generale. Tali incontri sono aperti a tutti. 
Il parroco, don Alberto, presiede le riunioni e coordina gli interventi che, mediamente, vedono la presenza di 15-20 persone. 

La traccia programmatica verte sulla necessità della crescita spirituale del cristiano offrendo spunti di riflessione quali:

  • formazione di una robusta coscienza cristiana;
  • testimonianza del Vangelo nella vita di tutti i giorni ed etica comportamentale;
  • crescita nella fede e nello spirito di carità con l' aiuto dei sacramenti e della preghiera;
  • disponibilità all' accoglienza, alla solidarietà e a mettersi al servizio del prossimo;
  • approfondimenti e riflessione delle letture del Vangelo e della Bibbia (esegesi degli apostoli e dei profeti).

Per il mese di dicembre la riunione viene sostituita dai ritiri spirituali, in preparazione del S.Natale, del 13 e del 20 dicembre dalle ore 16:00 alle 18:00.

In gennaio ci troveremo domenica 18 e inizieremo a leggere e meditare S.Paolo.

Gli incontri sono aperti a tutti.

 


 

Domenica 15 febbraio 2009 ci è stata proposta la  riflessione sulla lettera di san Paolo ai Galati. Paolo che ha dovuto intrattenersi - a causa di una malattia - in quella che attualmente è la Turchia centrale, si presenta come vero apostolo (pur non avendo fatto parte dei dodici) non per volontà degli uomini, ma per incarico di Dio, tramite Gesù Cristo che ha sacrificato se stesso per la nostra salvezza. 
E Dio ci salva soltanto attraverso la fede in Gesù Cristo. "Non son più io che vivo; è Cristo che vive in me. La vita che ora vivo in questo mondo la vivo perchè credo nel Figlio di Dio che mi ha amato e volle morire per me. Io non rendo inutile la grazia di Dio."   S. Paolo ai Galati 2 -20                                           

Nel mese di marzo sono sospesi gli incontri domenicali per dar spazio alla lectio divina del 7 e del 14 (h.17), all'adorazione eucaristica del 25-26-27 alle ore 16 con la conclusione della preghiera comunitaria il 27 alle ore 21 e alla predicazione del 1 e del 2 aprile (San Paolo).

Ci ritroveremo il 19 aprile 2009.

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