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Catechesi Adulti (Anno Catechistico 2007/08)

Libro biblico: Geremia   

Quest’anno la catechesi per gli adulti prevede la lettura continua e il commento del libro del profeta Geremia. Vissuto dal 650 al 586 a.C. in un contesto storico di apostasia pratica e di sincretismo religioso, in una situazione politica incerta (sono gli ultimi decenni prima dell’esilio), Geremia è chiamato ad essere profeta in giovane età.
Turbato e titubante, cerca di sottrarsi alla chiamata del Signore: ” Io non so parlare…sono troppo giovane…” dice, ma Dio lo rincuora e, assicurandogli il Suo sostegno, gli affida una importante missione: annunciare la Sua Parola, i Suoi Comandamenti, in una società che ascolta volentieri i falsi profeti, che pratica l’idolatria, che si è allontanata dal suo Dio e si è resa infedele all’Alleanza.
Geremia è chiamato prima a mettere a nudo la realtà di una situazione catastrofica e le sue cause da ricercarsi nell’abbandono di Dio e dei suoi precetti, poi a ricostruire sulle rovine materiali e morali una società che tornerà a riconoscere JHWH attraverso una nuova Alleanza sotto la guida di un nuovo Pastore.
Questa missione gli procurerà persecuzioni e sofferenze di ogni genere ma la parola del profeta risuonerà ferma e sicura per invitare alla conversione, alla “circoncisione del cuore”, per indicare ai suoi contemporanei e anche a noi oggi la via del Signore, per farci riconoscere il bene e il male, per farci scoprire la nostra personale chiamata alla testimonianza cristiana in una società secolarizzata e disorientata da tanti falsi profeti e dagli idoli vani che essi propongono.

Ci incontriamo al martedì ogni 15 giorni, con doppia possibilità di partecipazione al pomeriggio alle ore 16,30 oppure alla sera alle ore 21.

Non fatevi scoraggiare dal fatto che abbiamo già iniziato o dalla preoccupazione di non poter partecipare a tutti gli incontri, perché ogni capitolo contiene il suo messaggio e il fatto che siano ricorrenti aiuta l’interiorizzazione e l’approfondimento.

Credo sia molto costruttivo per chi partecipa lo scambio di riflessioni e l’attualizzazione che ne segue.   


Calendario degli incontri del 2008
(periodo aprile/giugno)

 

DATA

TRATTAZIONE

8 aprile

Cap. 17: L'idolatria di Giuda le merita la punizione imminente.
L'uomo che pone la sua fiducia nell’uomo e nelle ricchezze è come un arbusto piantato nel deserto, non irrigato, è destinato a perire; ma l'uomo che pone la sua fiducia nel Signore, sorgente d'acqua viva, è come un albero piantato presso un corso d'acqua: vivrà e produrrà frutto.

Cap. 18: Gli uomini e le nazioni sono nelle mani di JHWH come l'argilla nelle mani di un vasaio, Egli li plasma e le modella...
-I pagani sono più fedeli ai loro dei che Israele al suo Dio; Geremia, è accusato di calunnia, nel tentativo di eliminarlo oridurlo al silenzio, egli si affida con fiducia al Signore.

22 aprile

Cap. 19: Il profeta spezza simbolicamente una brocca per annunciare la frantumazione di Israele e la sventura imminente.

Cap. 20: Geremia è arrestato e fustigato per aver profetato contro Gerusalemme: nel suo tormento spirituale manifesta accoratamente al Signore la propria sofferenza, tuttavia rinnova il suo affidamento a JHWH e la fedeltà alla missione affidatagli.

6 maggio

Cap. 21: Annuncio a Sedecia, ultimo re di Giuda, dell'imminente distruzione di Gerusalemme e della conseguente deportazione.
- Appello al re perchè adempia alla sua funzione: praticare la giustizia prendendo le difese dei più deboli.

Cap. 22: Richiamo alla giustizia sociale: contro il re Jehoiakim che si edifica una nuova sfarzosa reggia vessando e sfruttando il popolo.

20 maggio

Cap. 23: Verrà un Pastore Giusto che si prenderà cura del suo popolo, Egli restaurerà il diritto e la giustzia, salvezza e sicurezza regneranno con Lui.
- Contro i falsi profeti che insegnano la menzogna e si fanno beffe dell'autentica parola di Dio.

Cap. 24: Visione simbolica di due cesti uno colmo di fichi buoni l'altro di fichi immangiabili: con la stessa delicatezza con cui si ha cura dei fichi buoni Jhwh avrà cura dei deportati di Israele fino a ricondurli nel loro paese quando torneranno a Lui; ma il re e i principi e quanti non avranno dato ascolto al profeta saranno distrutti come si fa coi fichi immangiabili.

3 giugno

Cap. 25: Annuncio della distruzione di Gerusalemme e dell'esilio imminente.
-Nabuccodonosor sarà lo strumento del castigo di Jhwh.

Cap. 26: Geremia pronuncia un duro discorso contro i responsabili del culto e il popolo: per questo è accusato e arrestato. Egli si difende sottolineando le ragioni del suo intervento: la sorte del tempio e della città sono legate al comportamento morale del popolo.

 

 (periodo gennaio/marzo 08)

DATA

TRATTAZIONE

29 gennaio

Cap. 9
- La corruzione morale rende difficili perfino i rapporti familiari ed amicali.
- La vera sapienza è conoscere Dio che opera con giustizia e misericordia
- La stessa circoncisione, senza la disposizione del cuore, è un’altra falsa sicurezza, rimane un segno esteriore vano.

Cap. 10
- Esortazione a non lasciarsi sedurre dai culti fastosi resi agli idoli, a non temere altri che Jhwh che ci ha creati.
- Intercessione di Geremia: la vita dell’uomo dipende dal Signore, tuttavia egli rimane libero, per questo il profeta prega che il castigo meritato sia mitigato dalla misericordia divina, altrimenti l’uomo ne resterebbe annientato.

12 febbraio

Cap. 11: Poiché Israele non ha tenuto fede all’Alleanza, non ha ascoltato la Parola del Signore e il richiamo dei profeti rivolgendosi ad altri dei, Dio non ascolterà le loro preghiere nel giorno della sventura. Il profeta è perseguitato a causa della Parola di Dio.

Cap. 12: Gli empi prosperano nella loro ipocrisia, Dio però “conosce il cuore e scruta i reni” non lo si inganna. Jhwh piange sul suo popolo; coloro che hanno oppresso Israele verranno giudicati ma anche per essi sarà possibile salvarsi se crederanno nel Signore.

26 febbraio

Cap. 13: Dio aveva avvolto e legato a sé come una cintura il popolo dell’Alleanza perché fosse segno tra le genti della sua presenza e della sua gloria, ma esso non ha ascoltato la sua Parola. La collera divina lo travolgerà frantumandolo come un boccale.

Cap. 14: Il profeta supplica Jhwh affinché non abbandoni Israele, nonostante le sue colpe, ma la preghiera di Geremia non è sufficiente. Dio vede la situazione reale del popolo che “girovaga” per altri sentieri invece di seguire la via che Egli ha tracciato, per questo il Signore proibisce al profeta di intercedere per esso.

11 marzo

Cap. 15: Dio non rinnega Israele che pure lo ha rinnegato, ma lo punisce duramente per purificarlo, per separare il grano dalla pula, ma il popolo nulla comprende dell’amore paziente di Jhwh. Monta l’avversione contro il profeta di Dio e la Parola che egli annuncia, ma Dio lo sostiene e lo riconferma nella sua missione.

Cap. 16: Il Signore vieta a Geremia di prendere moglie e di avere una generazione perché Dio ha ritirato dal suo popolo amicizia pietà e misericordia, ogni benedizione che deriva dall’Alleanza a cui Gerusalemme è stata infedele. La schiavitù sarà il castigo per l’infedeltà, ma dopo il castigo si apre la speranza di un ritorno sincero a Dio che offre la salvezza a tutti gli uomini che si volgeranno a Lui.

 


Calendario degli incontri 2007 

DATA

TRATTAZIONE

9 Ottobre

Cap. 1: Vocazione del profeta, sua elezione fin dal grembo materno. Dio gli affida una missione: sradicare, demolire, distruggere e abbattere uno stato di cose che si oppone a JHWH, edificare e piantare una società nuova tornata al suo Dio.

23 Ottobre

Cap. 2: L’apostasia di Israele: il popolo di Dio ha abbandonato JHWH, suo sposo, seguendo idoli pagani e Dio abbandona Israele.

6 Novembre

Cap. 3: Le due sorelle Israele e Giuda si sono prostituite a dei stranieri, idoli vani che rendono vani chi li adora. Risuona accorato l’invito alla conversione.

20 Novembre

Cap. 4: Il giudizio: minaccia del castigo imminente, “…Purifica il tuo cuore dalla malvagità”…Meditazione sulla catastrofe di Gerusalemme.

Cap. 5: Dio cerca Giustizia e Fedeltà ma non la trova nè nel popolo né nei suoi capi. I motivi per cui Dio castiga il suo popolo.

4 Dicembre

Cap. 6: L’invasione. Allo sdegno di JHWH si aggiunge quello del profeta per la generale depravazione. “Dal più piccolo al più grande” nessuno arrossisce né si vergogna di nulla. Nonostante Dio cerchi di ricondurre il popolo agli antichi sentimenti, esso si ostina nella sua condotta, è attirato dai falsi profeti mentre offre a Lui un culto formale e ipocrita perché non coinvolge la vita.

18 Dicembre

Cap7: Discorso sul tempio: Geremia toglie ad una ad una tutte le cose su cui il popolo fonda le sue sicurezze, il tempio, il culto, la Legge… Vana è la speranza nel tempio, vano è il culto senza la fedeltà all’Alleanza, se il cuore è preso dagli idoli e non da Dio.

Cap. 8: Gerusalemme persiste nella sua strada sbagliata, convinta di possedere la Legge. Ma può avere “sapienza” chi rifiuta la Parola di Dio e la stravolge?